E' Vibo Valentia, in Calabria, la Capitale Italiana del Libro 2021. Scelta all'unanimità dalla giuria, è il primo anno che dopo una competizione fra 23 città, sei finaliste, avviene la proclamazione.

Franceschini: “Resterà nel tempo”. La sindaca: “E’ il nostro riscatto”.

E’ Vibo Valentia, in Calabria, la Capitale Italiana del Libro 2021. Scelta all’unanimità dalla giuria, è il primo anno che dopo una competizione fra 23 città, sei finaliste, avviene la proclamazione.

Ecco le motivazioni con cui la commissione presieduta da Romano Montroni e composta da Valentina Alfery, Pierangelo Cappello, Gerardo Casale e Fulvia Toscano
ha proclamato all’unanimità Vibo Valentia Capitale italiana del Libro per il 2021: “la città prescelta si è distinta per la qualità delle iniziative presentate, esposte con una chiarezza in cui si fondono rigore ed entusiasmo: “L’idea di base,” era scritto nell’introduzione al progetto che ha vinto, “è di far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone”. Un concetto che siamo certi verrà tradotto in comportamenti virtuosi, destinati a lasciare un’impronta duratura. La giuria ha dunque scelto all’unanimità come Capitale del libro 2021 la città di Vibo Valentia, premiando il programma che più degli altri sembra efficace per diffondere e promuovere i libri e la lettura”.

A presiedere la commissione è stato Romano Montroni per il quale la ‘gara’ lascerà delle tracce nelle 23 città che, nel complesso, vi hanno partecipato. “E’ uno schema organizzativo – ha sottolineato infatti – che rimarrà nel tempo perché si sono attivate, attraverso la risposta al bando, tutta una serie di energie nelle singole città che porteranno dei benefici”. Un’iniziativa, quella della Capitale del Libro, che è stata pensata, ha ricordato Montroni, “in un Paese che è agli ultimi posti in Europa negli indici di lettura” benché “per fortuna negli ultimi anni, grazie al sostegno delle istituzioni, è stata finalmente avviata una politica organica di diffusione del libro e di promozione della lettura. Bisogna rendere atto a questo ministro di aver lavorato molto in questa direzione”.

Gilberto Floriani, che ha realizzato il Sistema bibliotecario vibonese, polo regionale per le politiche della lettura, riconosciuto tra le maggiori istituzioni culturali della Calabria, sa quanto la città sia da sempre sensibile alla cultura. Come direttore artistico del Festival Leggere & Scrivere, manifestazione letteraria che dal 2012 richiama da tutta Italia 30mila persone, ritiene che la proclamazione di Vibo a Capitale del libro sia «un’ennesima sfida, a dimostrazione che ci sono cose che possono riuscire bene anche qui. Porteremo avanti le nostre attività, continuando a promuovere la lettura. Del resto se la gente legge, pensa meglio e quindi vive meglio».

Parole di grande soddisfazione, infine, sono state pronunciate dal sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo: “Stiamo facendo davvero un grande percorso come amministrazione per il riscatto della nostra comunità perché la mia città è sempre stata considerata ultima in tutte le graduatorie. E noi vogliamo essere orgogliosamente i primi o, comunque, concorrere a testa alta in Italia e nel mondo perché Vibo Valentia è una città bella, ricca, piena di patrimonio, di straordinarie bellezze ma soprattutto è fatta di tanta bella gente”, ha scandito con forza.