“Vip: Very Important Peperoncino” di Francesco Spanò a Vibo Capitale del libro. Piero Muscari, organizza e modera la serata sulla gastronomia calabrese, con ospiti illustri.

A “Vibo Capitale Italiana del libro 2021”, che si articola in una serie di eventi che dureranno fino a maggio 2022, in qualità di direttore artistico, Piero Muscari, ha organizzato e moderato una due giorni – trasmessa anche in diretta streaming su vari social – riservata al cibo, cui hanno partecipato tanti ospiti illustri. Diversi i libri presentati, tutti di grande interesse, cui si è unità la possibilità di degustare le delizie più rappresentative della gastronomia calabrese.

La prima parte della serata di sabato 11 dicembre è stata dedicata al re delle tavole calabresi, il piccantissimo peperoncino, discutendo di un prezioso volume, “Vip: Very Important Peperoncino”, firmato da Francesco Spanò, Erminia Gerini Tricarico e Massimo Lopez, uscito a Ottobre del 2021 per Gangemi Editore. Piero Muscari ha presentato il libro in diretta da Palazzo Gagliardi, in compagnia di uno degli autori, Francesco Maria Spanò, che è anche ambasciatore dell’Accademia del peperoncino di Calabria, e di Enrico Pirro, la cui storia è narrata nel volume presentato: Pirro, il re della pasta calabrese, è un importante imprenditore nel campo alimentare, la cui industria dà lavoro a oltre 130 persone ed esporta il suo prodotto in 36 paesi del mondo.

Come ha spiegato Francesco Maria Spanò – giurista con un passato da pubblicista, oggi direttore delle risorse umane dell’Università Luiss Guido Carli, tra i promotori della candidatura di Gerace a sito del Patrimonio mondiale dell’umanità (UNESCO), nonché Membro del Comitato Scientifico dell’Associazione I Borghi più belli d’Itali – “Vip: Very Important Peperoncino” non un libro qualsiasi, ma IL LIBRO sul peperoncino – celebra l’utilità e l’importanza di un ingrediente che non è più solo circoscritto alle tavole della Calabria e del Sud Italia, ma è protagonista a tutti gli effetti del Made in Italy. “Se c’è un prodotto del made in Italy che, prima ancora di essere un’economia, è antropologia e modo di essere e di sentire dove regna l’anarchia, – scrive Spanò – questo è il peperoncino.” Il libro snoda i suoi contributi in un’immaginaria Agorà in cui si incrociano i discorsi di autori che, narrando le mille storie di questo straordinario alimento, raccontano anche se stessi con la speranza di incontrarsi e di conoscersi (il volume è stato, infatti, redatto durante il lockdown nel corso dell’emergenza pandemica). Nei vari capitoli il peperoncino viene analizzato in tutte le sue declinazioni: al lettore è offerta la possibilità di conoscere l’universo del peperoncino in tutta la sua ampiezza, anche scientifica e medica. In modo particolare, dopo una parte prettamente storica, sono spiegate le sue proprietà curative, con pagine interessanti del celebre oncologo Massimo Lopez; ma ci sono anche capitoli dedicati all’eros, al mito, all’antropologia e alla poesia. Insomma un excursus completo, mai visto in nessun libro finora dedicato all’argomento